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Diritti del morto

03/11/2013

ARTICOLO 42 – DIRITTI DEL MORTO


  1. Diritti assoluti

    1. Il morto ha il diritto di dare informazioni, alla presenza dell’Arbitro, in materia di fatti o di questioni inerenti al Codice.

    2. Egli può tener conto delle prese vinte o perse.

    3. Egli gioca le carte del morto per conto del dichiarante seguendo le sue istruzioni (vedi Articolo 45F se il morto suggerisce una giocata).

  2. Diritti qualificati

    Il morto può esercitare altri diritti, soggetti alle limitazioni previste dall’Articolo 43.

    1. Il morto può chiedere al dichiarante (ma non ad un difensore), quando questi abbia mancato di rispondere a colore in una presa, se non abbia più carte nel seme in gioco.

    2. Egli può tentare di prevenire qualsiasi irregolarità del dichiarante.

    3. Egli può richiamare l’attenzione su una qualsiasi irregolarità, ma solo dopo che il gioco della mano sia terminato.

ARTICOLO 43 – LIMITAZIONI DEL MORTO

Ad esclusione di quanto premesso nell’Articolo 42:

  1. Limitazioni del morto

    1. (a) A meno che l’attenzione su di una irregolarità non sia stata attirata da un altro giocatore, il morto non dovrebbe prendere l’iniziativa di chiamare l’Arbitro durante il gioco.

      1. Il morto non può richiamare l’attenzione su di una irregolarità durante il gioco.

      2. Il morto non può partecipare al gioco, né comunicare al dichiarante qualsiasi cosa a proposito del gioco.

    2. (a) Il morto non può scambiare le proprie carte con il dichiarante.

      1. Il morto non può lasciare il proprio posto per guardare il dichiarante che gioca la mano.

      2. Il morto non può, di propria iniziativa, guardare le carte della mano di un qualsiasi difensore.

  2. Se si verifica una violazione

    1. Il morto è passibile di penalità secondo l’Articolo 90 per ogni violazione alle limitazioni previste in A1 e A2 precedenti.

    2. Se il morto, dopo aver violato le limitazioni elencate al punto A2:

      1. avvisa il dichiarante di non attaccare dalla mano sbagliata, qualsiasi difensore può scegliere da quale mano il dichiarante dovrà attaccare;

      2. è il primo a chiedere se una giocata dalla mano del dichiarante costituisca una renonce, il dichiarante, se la sua giocata era in effetti irregolare, dovrà

        sostituire la carta giocata con una corretta e si applicheranno i disposti dell’Articolo 64 come se la renonce fosse stata consumata.

    3. Se il morto, dopo aver violato le limitazioni elencate in A2, è il primo ad attirare l’attenzione su di una irregolarità di un difensore, non ci sarà alcuna rettifica. Il gioco continuerà come se non ci fosse stata alcuna irregolarità. Alla fine del gioco vedi l’Articolo 12B1.

ARTICOLO 45 – CARTA GIOCATA


  1. Gioco di una carta da una mano

    Ciascun giocatore eccetto il morto gioca una carta separandola dalla propria mano e scoprendola34 sul tavolo immediatamente davanti a sé.

  2. Gioco di una carta dal morto

    Il dichiarante gioca una carta dal morto nominandola, dopo di che il morto seleziona la carta e la pone scoperta sul tavolo. Nel giocare dalla mano del morto il dichiarante può, se necessario, raccogliere lui stesso la carta prescelta.

  3. Gioco obbligato della carta

    1. La carta di un difensore, tenuta in modo tale che per il suo compagno sia possibile vederne la faccia, dovrà essere giocata nella presa in corso (se il difensore ha già fatto una giocata legale nella presa in corso vedi allora l’Articolo 45E.

    2. Il dichiarante deve obbligatoriamente giocare una carta dalla sua mano se essa è

      1. tenuta scoperta, che tocchi il tavolo o sia vicina a toccarlo; o

      2. mantenuta in una posizione tale da indicare che sia stata giocata.

    3. Una carta del morto deve obbligatoriamente essere giocata se è stata deliberatamente toccata dal dichiarante, tranne il caso che sia stata toccata al fine di sistemare le carte del morto, o per raggiungere una carta che si trovi sopra o sotto la carta, o le carte, toccate.

    4. (a) Una carta deve obbligatoriamente essere giocata se un giocatore la nomina, o in altro modo la designa, come la carta che si propone di giocare.

      (b) Fino a che il suo compagno non abbia giocato una carta, un giocatore può cambiare una designazione involontaria se lo fa senza pause per pensare. Se un avversario ha, al proprio turno, giocato una carta che era legale prima che avvenisse il cambio di designazione, quell’avversario può ritirare la carta così giocata, riporla nella propria mano e sostituirla con un’altra (vedi Articoli 47D e 16D1).

    5. Può darsi il caso che vi sia l’obbligo di giocare una carta penalizzata, maggiore o minore che essa sia (vedi Articolo 50).

ARTICOLO 61 - IL MANCARE DI RISPONDERE A COLORE - INDAGINI RELATIVE AD UNA RENONCE


  1. Definizione della renonce

    Il mancare di rispondere a colore secondo le disposizioni di cui all’Articolo 44, oppure il mancare di attaccare, o di giocare, pur essendone in grado, una carta o un seme come richiesto per legge, o come specificato da un avversario che eserciti un’opzione nella rettifica di un’irregolarità costituisce una renonce (quando impossibilitato ad ottemperare vedi Articolo 59).

  2. Diritto di fare indagini riguardo ad una possibile renonce

    1. Il dichiarante può chiedere ad un difensore che non abbia risposto a colore se egli non abbia carte nel seme giocato.

    2. (a) Il morto può interrogare il dichiarante (ma vedi Articolo 43B2(b)).

      (b) Il morto non può chiedere ai difensori e può trovare applicazione l’Articolo 16B.

    3. I difensori possono chiedere al dichiarante e, a meno che la Regulating Authority non lo proibisca, possono interrogarsi reciprocamente (con il rischio di creare informazioni non autorizzate).

      ARTICOLO 62 - CORREZIONE DELLA RENONCE


      1. La renonce deve obbligatoriamente essere corretta

        Un giocatore deve correggere la sua renonce se si accorge dell’irregolarità prima che diventi consumata.

      2. Correzione di una renonce

        Per correggere una renonce, il colpevole ritira la carta che ha giocato e la sostituisce con una carta legale.

        1. Una carta così ritirata diventa una carta penalizzata maggiore (Articolo 50) se era stata giocata dalla mano coperta di un difensore.

        2. La carta può essere sostituita senza ulteriori rettifiche se era stata giocata dalla mano del dichiarante (ma vedi l’Articolo 43B2(b)) o dalla mano del morto, o se era una carta scoperta di un difensore.

      3. Carte giocate successivamente

        1. Ogni componente della linea innocente potrà ritirare e riprendere nella propria mano qualsiasi carta possa aver giocato dopo la renonce ma prima che sia stata richiamata l’attenzione sull’irregolarità (vedi Articolo 16D).

        2. Dopo che un giocatore innocente abbia in questo modo ritirato una carta, il giocatore della linea colpevole che segue in rotazione potrà ritirare la carta che ha giocato, che diviene carta penalizzata se il giocatore era un difensore, e vedi Articolo 16D.

        3. La pretesa di una renonce non autorizza automaticamente l’ispezione delle prese coperte (vedi Articolo 66C).

      4. Renonce alla dodicesima presa

        1. Una renonce alla dodicesima presa, anche se consumata, dovrà essere corretta se rilevata prima che tutte e quattro le mani siano riposte nel board.

        2. Se la renonce di un difensore viene commessa alla dodicesima presa e prima del turno di gioco del compagno nella medesima presa, qualora il compagno del colpevole possegga carte in due semi, egli non potrà scegliere la giocata che potrebbe essergli stata suggerita dal fatto di aver visto la carta della renonce.

          ARTICOLO 63 - CONSUMAZIONE DELLA RENONCE


          1. La renonce diventa consumata

            Una renonce diventa consumata:

            1. Quando il colpevole, o il suo compagno, attacchino o giochino nella presa successiva (qualsiasi giocata del genere, legale o illegale, rende consumata la renonce).

            2. Quando il colpevole, o il suo compagno, nominino o altrimenti designino una carta da giocare nella presa successiva.

            3. Quando un componente della linea colpevole faccia, o si dichiari d’accordo con una richiesta o una concessione di prese manifestandolo a voce, o scoprendo le sue carte, o in qualsiasi altra maniera.

          2. La renonce non può essere corretta

Dopo che una renonce sia divenuta consumata, non potrà più essere corretta (tranne nel caso previsto dall’Articolo 62D per una renonce alla dodicesima presa), e la presa in cui sia stata commessa la renonce rimarrà come giocata.

ARTICOLO 64 - PROCEDURA DOPO LA CONSUMAZIONE DI UNA RENONCE


  1. Rettifica a seguito di una renonce

    1. Quando la renonce sia divenuta consumata:

      1. e la presa nella quale è stata commessa la renonce sia stata vinta dal giocatore colpevole40, dopo che il gioco sia terminato, la presa in cui sia stata commessa la renonce sarà trasferita alla linea innocente, insieme ad una qualunque delle prese successive vinte dalla linea colpevole.

      2. e la presa nella quale sia stata commessa la renonce non sia stata vinta dal giocatore colpevole41, allora, se la linea colpevole ha vinto quella presa o qualsiasi altra presa successiva, dopo che il gioco sia terminato una presa verrà trasferita alla linea innocente.

  2. Nessuna rettifica

    Non verrà effettuata nessuna rettifica, tra quelle esposte nel punto A a seguito di una renonce consumata:

    1. se la linea colpevole non vince né la presa della renonce, né nessuna altra presa successiva;

    2. se si tratta di una renonce successiva dello stesso giocatore nello stesso seme. Può trovare applicazione l’Articolo 64C;

    3. se la renonce era stata commessa nel mancare di giocare una qualsiasi carta scoperta sul tavolo o appartenente ad una mano scoperta sul tavolo, compresa una carta appartenente alla mano del morto;

    4. se l’attenzione sulla renonce è stata richiamata per la prima volta dopo che un membro della linea innocente abbia effettuato una chiamata nella mano successiva;

    5. se l’attenzione sulla renonce è stata richiamata per la prima volta dopo che il round sia finito;

      40 Per gli scopi di questo articolo, una presa vinta con una carta del morto non è stata vinta dal dichiarante.

    6. se si tratta una renonce commessa alla dodicesima presa;

    7. quando entrambe le linee hanno commesso renonce nello stesso board.

  3. Responsabilità dell’Arbitro riguardo al ripristino dell’equità

Quando, dopo una qualsiasi renonce consumata, comprese quelle non soggette a rettifica, l’Arbitro ritenga che la linea innocente non sia stata sufficientemente

compensata dalle disposizioni di questo Articolo per il danno subito, egli dovrà attribuire un punteggio arbitrale.