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Sistemazione e ispezione delle prese

03/12/2013

ARTICOLO 65 – SISTEMAZIONE DELLE PRESE


  1. Presa completata

    Quando quattro carte siano state giocate in una presa, ogni giocatore porrà la propria, coperta, vicino a sè sul tavolo.

  2. Tenere conto dell’appartenenza delle prese

    1. Se la linea del giocatore ha vinto la presa, la carta viene orientata in direzione del compagno secondo il senso della lunghezza.

    2. Se gli avversari hanno vinto la presa, la carta viene orientata in direzione degli avversari secondo il senso della lunghezza.

    3. Il Dichiarante può richiedere che una carta orientata in maniera inesatta sia orientata come descritto in precedenza. Il Morto o ciascuno dei due difensori

      possono attrarre l’attenzione su una carta che sia orientata erroneamente, ma per questi giocatori il diritto di farlo cessa quanto sia stato effettuato l’attacco nella presa successiva. Qualora venga fatto in ritardo l’Articolo 16B può trovare applicazione.

  3. Ordinamento

    Ogni giocatore sistema le sue carte sovrapponendole ordinatamente in fila nella

    sequenza di gioco, onde permettere la ricostruzione del gioco dopo il suo completamento se ciò sia necessario per stabilire il numero di prese vinte da ciascuna linea, o l’ordine nel quale le carte siano state giocate.

  4. Accordo sull’esito del gioco

Un giocatore non dovrebbe variare l’ordine delle sue carte giocate fino a quando non sia stato raggiunto l’accordo sul numero di prese vinte. Un giocatore che ometta di

rispettare le disposizioni di quest’articolo mette a rischio il suo diritto a reclamare il possesso di una presa di dubbia attribuzione, o a pretendere (o negare) che ci sia stata una renonce.

ARTICOLO 66 - ISPEZIONE DELLE PRESE


  1. Presa in corso

    Fino a quando la sua linea non abbia attaccato o giocato nella presa successiva, il dichiarante, o ciascuno dei difensori, può, sino a che non abbia coperto la propria carta, richiedere che tutte le carte appena giocate nella presa vengano scoperte.

  2. Propria ultima carta

    Fino a quando non sia stato effettuato un attacco nella presa successiva, il dichiarante, o qualsiasi difensore, può ispezionare, ma non esporre, la propria ultima carta giocata.


  3. Prese coperte

    Da quel momento in poi, fino a quando non termini il gioco, le carte delle prese coperte non possono essere ispezionate (eccetto che dietro specifiche istruzioni dell’Arbitro; per esempio, quando si renda necessario per verificare che la pretesa che vi sia stata una renonce corrisponda al vero).

  4. Dopo la conclusione del gioco

Dopo che il gioco sia terminato, le carte giocate e quelle non giocate possono essere ispezionate per controllare se sia stata commessa una renonce, o per verificare il

numero di prese vinte o perse; ma nessun giocatore dovrebbe maneggiare altre carte se non le proprie. Se, dopo che è stato fatto un reclamo per i motivi citati, un giocatore mescola le

sue carte in maniera tale da impedire all’Arbitro di ricostruire i fatti, l’Arbitro dovrà giudicare in favore dell’altra linea.

Art. 69 – ACCORDO IN MERITO ALLA RICHIESTA O ALLA CONCESSIONE


Quando si raggiunge un accordo:


  1. si è raggiunto un accordo quando un concorrente accetti una richiesta o concessione dell’avversario, e non sollevi obiezioni prima che la sua linea abbia effettuato una chiamata nel board successivo o prima che termini il turno, qualunque dei due eventi abbia a verificarsi per primo. Il risultato del board viene registrato come se le prese richieste o concesse fossero state vinte o perse nel corso del gioco.

  2. l’accordo riguardante una richiesta o concessione (vedi A) può essere ritirato entro il periodo di correzione stabilito nell’Articolo 79 del Codice di Gara paragrafo C:

    • se un giocatore ha accordato la perdita di una presa che la sua linea aveva di fatto vinto; o

    • se un giocatore ha accordato la perdita di una presa che la sua linea avrebbe probabilmente vinto qualora il gioco fosse continuato.


Il risultato del board viene allora nuovamente registrato con tale presa assegnata alla sua linea.


In sostanza, i tutti i giocatori hanno il diritto di richiedere una revisione del precedente accordo sulle prese vinte da ciascuna linea, ma non si può modificare lo stesso senza una preventiva verifica, verifica la quale deve dare delle ragionevoli certezze, e che deve essere sovrintesa dall’arbitro o, comunque, da un suo facente funzioni.


ARTICOLO 79 – PRESE VINTE


  1. Accordo sulle prese vinte

    1. Il numero delle prese vinte dovrà essere accordato prima che tutte e quattro le mani siano riposte nel board.

    2. Un giocatore non deve accettare consapevolmente né un punteggio che sia conseguenza di una presa che la propria linea non abbia vinto, né la concessione di una presa che i suoi avversari non potrebbero perdere.


  2. Disaccordo sulle prese vinte

    Se successivamente si crea un disaccordo, deve essere chiamato l’Arbitro, quindi:

    1. L’Arbitro determina se ci sia stata una richiesta o una concessione e, se è così, trova applicazione l’Articolo 69.

    2. Nel caso il punto 1 non trovi applicazione, l’Arbitro decide quale sia il punteggio da registrare. Se l’Arbitro non viene chiamato prima che termini il round, egli prende una

      decisione, in accordo con il punto C seguente o con l’Articolo 87, se applicabile, ma non vi sarà alcun obbligo di incrementare il punteggio di una linea.


  3. Errore nel punteggio

    1. Un errore nel calcolo o nella registrazione di un risultato concordato, commesso sia da un giocatore sia da un addetto ai risultati, può essere corretto fino alla scadenza del periodo di tempo specificato dall’Organizzatore della Competizione. A meno che l’Organizzatore della Competizione non specifichi un tempo maggiore, questo periodo per le correzioni scade 30 minuti dopo che il punteggio ufficiale sia stato reso disponibile per il controllo.

    2. I Regolamenti possono prevedere casi nei quali un errore di segnatura possa essere corretto oltre il termine del Periodo per le Correzioni, qualora l’Arbitro e l’Organizzatore della Competizione siano entrambi persuasi oltre ogni ragionevole dubbio che la registrazione fosse erronea.