Difesa su Apertura 2Debole
03/10/2013
DIFESA SU APERTURA 2 DEBOLE
(Aurelio Mascheroni)
Come interveniamo sulle sottoaperture avversarie a livello 2?
Probabilmente…vi sta passando la voglia di giocare a bridge! Avevate faticosamente messo a punto qualche accordo col vostro partner per difendervi dalla 2 Quadri multicolor, quando spunta qualche rompiscatole (EHAA !) che si mette ad aprire debole di qualunque colore; non solo, può avere anche solo 5 carte! Risultato, apre quasi sempre lui (è maledettamente frequente avere 5 carte e 5/11 PO); non vi fa dichiarare e, quel che è peggio, sfugge quasi sempre a forti penalità impedendovi per contro di raggiungere banali manche che i suoi compagni realizzano all'altro tavolo. In Mitchell- poi- vi vengono a domandare a fine torneo come è possibile che abbiate preso quello zero in una mano super media per tutti!
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Serve qualche regola e molta disciplina.
Per prima cosa, intervenire immediatamente dopo l'apertura richiede una mano molto buona. Si può derogare leggermente solo se si è molto corti nel colore della sottoapertura, vale a dire possedendo eccellenti valori distribuzionali.
Se il vostro partner è "lungo" nel colore avversario, può ragionevolmente supporre che la vostra mano non sia molto forte in PO e deve quindi stare in guardia nel prosieguo della licita.
Scendendo un po’ in dettaglio:
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l'intervento a colore a livello richiede una buona mano con un buon colore.
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il contro informativo presuppone normalmente almeno 14 PO; solo un singolo/vuoto nel colore avversario può abbassare i requisiti ad una dozzina di PO. In ogni caso, il vostro compagno si aspetterà almeno 2 sicure prese difensive; più siete corti nel colore della sottoapertura, più è probabile che il partner trasformi il contro in punitivo e quindi è indispensabile che possiate assicurargli delle prese certe di controgioco.
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la licita di 2SA mostra un'ottima mano bilanciata con fermo: 16/19 è il range standard, ma con buone carte intermedie e una "forchetta" nel colore avversario può essere abbassato a 14/15 PO.
K4
KJ106
K4
7
7
AJ6
AKJ9832
AJ94
KQ94
A54
KQ73
K1087
Mano a Mano b Mano c
Con la mano a)- su sottoapertura di 2 cuori- un intervento di 3 quadri è OK; con una quadri e una carta alta in meno la licita sarebbe molto opinabile e da lasciare ai kamikaze!
La mano b) rappresenta un classico contro informativo dopo un'apertura debole di 2 cuori; la distribuzione ideale (4-4-4-1 con corta a cuori) consentirebbe il "contro" anche con qualche PO in meno (la D o i 2 J).
La mano c) è adatta ad interferire di 2SA, dopo qualunque apertura di 2 debole.
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Con le mani bicolori molto ben costituite, Max Hardy (nel suo "Two over one game force", da cui prendiamo qualche spunto per queste note) suggerisce gli interventi a salto nel colore di rango più basso fra i due posseduti. Ad esempio, su sottoapertura di 2 cuori:
3 picche mostra picche e fiori
4 fiori mostra fiori e quadri
4 quadri mostra quadri e picche.
Naturalmente, dato il livello dichiarativo così elevato, deve trattarsi di bicolori 5-5 (meglio 6- 5+) che richiedono ben poco nella mano del partner per realizzare il contratto cui ci si spinge (4-41/2 perdenti come massimo).
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Con le mani contenenti un solido e lungo colore e fermi nei colori laterali, ma non in quello della sottoapertura, Hardy propone di accordarsi sull'uso della cue-bid per invitare il compagno a licitare 3SA possedendo il fermo nel colore avversario.
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Se si possiede il fermo nel colore della sottoapertura, ma un altro è scoperto, è consigliabile dichiarare egualmente 3SA e confidare nell'attacco favorevole o nella tenuta da parte del dirimpettaio.
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AKJ105 |
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AQJ1053 |
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A4 |
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6 |
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-- |
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2 |
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AKJ953 |
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74 |
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AKQJ763 |
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4 |
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AK1095 |
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Q103 |
Mano a Mano b Mano c
Su sottoapertura di 2 cuori, con la mano a) si salta a 4 quadri.
Su sottoapertura di 2 cuori o quadri, con la b) si dichiarano 3 picche.
Su sottoapertura di 2 cuori, con la mano c) è il caso di ricorrere alla cue-bid di 3 cuori: con il fermo nel colore il partner chiuderà a 3SA; senza fermo potrà "temporeggiare" con 3 picche, su cui mostrerete il vostro colore autonomo a livello quattro.
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Come ci comportiamo quando il nostro compagno è intervenuto sulla sottoapertura?
Vediamo in dettaglio.
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Il compagno ha interferito a colore.
a - Potete proporre un nuovo colore, ma ricordate che tale licita è invitante, NON FORCING!
b - Potete dichiarare 2SA (con sicuro fermo nel colore della sottoapertura): anche 2SA non è logicamente forzante.
c - Con l'appoggio al colore del compagno potete passare, rialzare, rialzare a salto o fare una cue-bid, il tutto in base alla forza della vostra mano.
Sebbene la cue-bid implichi quasi sempre un fit per il colore dell'interferente, in rari casi può corrispondere ad una mano senza fit ma di tal forza che non può esser descritta con un semplice cambio di colore, dato che si tratta di una licita non forzante, come già evidenziato. Ne consegue che un nuovo colore dopo aver "cuebiddato" è tassativamente forcing (anzi, forcing-manche visto il livello raggiunto dalla dichiarazione).
d - Naturalmente, con valori adatti potete chiudere direttamente a manche a 3SA o in un vostro colore.
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Il compagno ha interferito di contro.
Le cose si complicano leggermente come possiamo subito vedere.
Supponiamo infatti che il "vostro" contri un'apertura di 2 debole e voi abbiate:
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xx xxx Jxxxx xxx
A malincuore licitate 3: cos'altro?
Il compagno promette sostegno nei tre colori restanti e vi obbliga a parlare.
Ma se le vostre carte fossero:
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xx xxx AKxxx Dxx
Ancora a malincuore (ma questa volta per motivi opposti) licitate 3: non avete abbastanza "carte" da forzare (come vedremo più avanti)
e altre licite proprio non vi vengono in mente (e.…non ci sono, se giocate naturale puro).
Evidentemente c'è qualcosa che non va almeno in una delle due dichiarazioni: il vostro compagno non può essere costretto ad indovinare se avete 1 o 9 PO (e belli, con AK concentrati).
Serve qualche convenzione: il 2SA Lebensohl.
Vediamo dunque in dettaglio il comportamento del rispondente al contro informativo, iniziando appunto dalla dichiarazione convenzionale di 2SA.
Per semplicità prenderemo in considerazione in particolare il caso di una sottoapertura in colore nobile; caso statisticamente di gran lunga più frequente, dato che- oltre ai rari adepti dell'EHAA- sono utilizzate (con colore sesto e forza 5/10) in molti sistemi "seri" (!).
L'estensione poi anche alle sottoaperture di 2 in colore minore è pressochè immediata. Dunque, il rispondente al contro può utilizzare:
a - 2SA, licita convenzionale che non promette il fermo nel colore di apertura, né il possesso di una mano bilanciata: mostra una mano di forza molto variabile (da 0 PO a forcing-manche) che viene chiarita al secondo turno licitativo.
Su 2SA il "vostro", con mano medio-minima, è obbligato a dichiarare 3, su cui:
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passerete con le e 0/7 PO
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liciterete il vostro colore lungo non dichiarabile a livello 2 sempre con 0/7 PO (ad esempio, con la mano 1 risponderete 2SA al contro su sottoapertura di 2 o 2; liciterete poi 3 sul 3 obbligato del compagno)
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liciterete il vostro colore lungo dichiarabile a livello 2 mostrando 5/7 PO (con 0/4 lo avreste ovviamente dichiarato a livello 2, come vedremo fra poco)
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surliciterete il palo avversario con mano forcing-manche (da 11-12 PO in genere), 4 carte nell'altro nobile ed assenza di fermo nel colore della sottoapertura
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dichiarerete 3SA con la stessa mano, ma con fermo
Come eccezione, se il contrante posseiede una mano di forza massima con cui intravede la manche anche a fronte di un compagno "bianco" o "semibianco", dichiara 3 nel proprio colore invece di 3: mostra in tal modo valori extra, che richiedono pochissimo per raggiungere la manche.
b - la dichiarazione di un colore a livello 3 (con/senza salto), che mostra una mano di punteggio 8/11 ed è molto invitante ma NON forzante: raramente il dirimpettaio passerà, a meno di un contro veramente minimo (quindi, con la mano 2 risponderete 3 al contro su sottoapertura di 2 o 2).
c - la dichiarazione di un colore a livello 2, che non promette valori (0/4 PO) e può corrispondere anche ad un colore non giocabile (di 3 sole carte).
(ad esempio, con la mano 1 risponderete 2 al contro su sottoapertura 2; e lo fareste anche con una mano del tipo: xxx xxx Jxx xxxx)
d - la surlicita del colore avversario, che nega 4+ carte in nobile e chiede unicamente il fermo nel colore avversario per giocare 3SA: di norma con bilanciata 11/12+ o lunga minore: in tal caso con forza in PO anche inferiore.
Eccezionalmente la surlicita può corrispondere anche a mani slam-trying, troppo forti per una conclusione diretta a manche a SA o a colore maggiore.
e - la dichiarazione di un colore minore a salto, che nega ovviamente quarte nobili ed è slam- trying (con mano più debole il rispondente al contro informativo sceglierebbe la strada più agevole del 3SA, surlicitando come visto il colore avversario in assenza di fermo)
f - 3SA, 4 e 4, logicamente naturali e conclusive in genere.
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Il compagno ha interferito con 2SA.
Compito facile in quanto non c'è niente di nuovo: si applica integralmente la Puppet Stayman. Con questo sviluppo il contrante può interferire di 2SA anche con mani 15-16/19 comprendenti una quinta nobile, senza rischiare di perdere l'eventuale incontro 5-3 nel colore.
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Come ci si comporta "quarti di mano"?
Dopo una sottoapertura seguita da due "passo" l'ultimo di mano ha un compito delicato, dato che deve "proteggere" il compagno, passato magari con valori di apertura, ma insufficienti all'intervento immediato. Ricordiamo che 14 PO rappresenta il normale minimo per l'intervento immediato di contro, riducibile solo con con buoni valori distribuzionali (in particolare, singolo/vuoto nel colore della sottoapertura).
Ne segue che la prima cosa da considerare per il contro informativo è il numero di carte che si posseggono nel colore avversario: se si è lunghi, quasi certamente il "vostro" è corto e- non essendo intervenuto- denota assenza di valori di apertura. Pertanto con 4+ carte la riapertura è giustificata solo con punteggio non inferiore a 15: con meno si passa e si difende.
Se si possiede il singolo o il vuoto si sarebbe invogliati ad una riapertura di contro anche "leggera", ma va tenuta presente la elevata probabilità che il partner si appresti a trasformare il vostro contro in punitivo.
Infatti, il compagno dell'apertore non ha rialzato e quindi si deve presumere che sia corto nel colore della sottoapertura (qualsiasi buona coppia rialza un 2 debole in base al fit nel colore del compagno, non certo in base al punteggio, con il quale ricorrerà a relais tipo 2SA o simili). La prudenza deve quindi essere d'obbligo: si può contrare con punteggio anche minimo, ma solo con valori difensivi certi e meglio con il singolo e non il vuoto nel colore nemico.
Con 2/3 carte la scelta è meno chiara: sempre in assenza di rialzo avversario è quasi certo che il partner possiede a sua volta 2 o 3 carte nel colore, sicure perdenti. E' richiesto un buon punteggio, di poco inferiore a quello per un contro immediato.
In generale quindi il contro parte da una decina di PO ben fatti con le mani idonee per distribuzione (tipicamente 4-4-4-1, singolo nel colore di apertura): ma per quanto premesso circa la trasformazione, nel caso di tale minimo le prese difensive devono essere certe.
Riaprire a colore mostrerà una ottima quinta (meglio buona sesta) e valori di apertura o poco meno.
Riaprire di 2SA corrisponde a bilanciate/semibilanciate di 14-15/18-19 con fermo nel colore avversario; anche ora si applica la Puppet Stayman, tenendo conto del punteggio che può essere leggermente inferiore a quello del 2SA immediato.
Un colore a salto denota ancora ottima mano bicolore come visto per l'intervento del secondo di mano.
Con le mani contenenti un solido e lungo colore e fermi nei colori laterali, ma non in quello della sottoapertura, si ricorre alla cue-bid come già visto in precedenza nel caso della surlicita immediata (il compagno conclude a 3SA possedendo il fermo nel colore avversario).